Storia della Piccola Città

La Storia della Piccola Città:

Negli anni attorno al 1950, quando si è appena usciti dalla tragedia della seconda guerra mondiale, alcuni frati Francescani Conventuali di San Francesco di Albaro in Genova, sono attirati dall’ideale di San Massimiliano Kolbe di far conoscere al mondo il Signore per mezzo di Maria.

Sentono nel cuore il desiderio di realizzare in Italia un luogo simile alla “Piccola Città dell’Immacolata” fondata da P. Massimiliano in Polonia.

L’occasione si presenta quando P. Bonaventura Raschi, aiutato da una benefattrice, acquista un terreno situato sulle alture di Genova, a mezza costa del Monte Fasce in località Borriga.

Attraverso le difficoltà e le contraddizioni che spesso distinguono le opere di Dio, viene costruita sul monte una cappella che diventa punto di riferimento per tanti devoti della Vergine Maria. Accanto alla Chiesetta nascono due case, una destinato alla comunità religiosa, un’altra destinata in origine alle attività di stampa e di diffusione del messaggio mariano.

Dopo vicissitudini varie la Piccola Città dell’Immacolata, oggi offre una occasione di sosta, di preghiera e riflessione in una casa che è stata resa funzionale e in regola per l’accoglienza di gruppi in autogestione. 



La Cappella:

Lo spazio più significativo della Piccola Città dell’Immacolata è la chiesetta dedicata alla Madonna “Fonte della Misericordia”. La sorgente della misericordia è soltanto Dio in Gesù Cristo, ma l’amore di Dio, nella dimensione della misericordia, trova in Maria un canale privilegiato attraverso cui può giungere a toccare il nostro cuore e chiamarlo a conversione. 

La Chiesetta è dominata dalla delicata statua della Vergine come si è manifestata nelle apparizioni di Fatima.

Alcuni quadri del pittore Genovese Semino ornano la chiesa mentre le vetrate che illustrano i misteri del Santo Rosario fanno filtrare una luce soffusa che aiuta il raccoglimento e la preghiera.